
Non c’è attività umana da cui si possa escludere ogni intervento intellettuale, non si può separare l’homo faber dall’homo sapiens.
Ogni uomo all’infuori della sua professione esplica una qualche attività intellettuale.
Pagine indimenticabili di Antonio Gramsci.
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L'Associazione dei Pionieri d'Italia nasce nel 1948 voluta e sostenuta dalla rete di organizzazioni democratiche antifasciste e dai partiti della Sinistra, in primo luogo il PCI, e può contare su un proprio organo di stampa settimanale "IL PIONIERE", diretto da Dina Rinaldi.
L'associazione è strutturata in circoli ed è aperta alle ragazze ed ai ragazzi dagli 8 ai 15 anni.
I Pionieri dei circoli più organizzati hanno una divisa per partecipare alle manifestazioni ed il fazzoletto rosso bordato con il tricolore; l''attività dei ragazzi è basata sul gioco, sull''organizzazione di scampagnate, campeggi, conoscenza del territorio e, soprattutto, corsi di ginnastica.
Oltre ai valori dell' antifascismo, l' educazione sulla solidarietà verso i più deboli è presente in modo continuativo e si manifesta con la raccolta di denaro, viveri ed indumenti a favore delle popolazioni colpite da catastrofi naturali (Polesine) o per i lavoratori in lotta contro i licenziamenti.
A Savona i circoli più attivi si segnalano nel centro città con sede in Via Noberasco (oggi Corso Mazzini) e nei quartieri di Villapiana e Lavagnola, presso le locali Società di Mutuo Soccorso.
E' in questo contesto che nella nostra città i Pionieri sono presenti con delegazioni fra i lavoratori dell'ILVA occupata ed in numerose aziende in crisi.
Negli anni 60 gradualmente l'associazione si scioglie, soprattutto per la cronica mancanza di mezzi e di strutture adeguate.
La Fondazione ha preparato una mostra fotografica che illustra la storia dei Pionieri che è stata esposta alla III Festa Democratica di Savona nel luglio scorso.